La prima edizione della Turin Fashion Design Week ha preso corpo, con i vari artisti pronti ad unire il design alla moda ed all’arte
Si è tenuta a Torino, nel Palazzo Ex Borsa Valori, la sfilata organizzata da Iaad e Cittadellarte Fondazione Pistoletto, nella prima Turin Fashion Design Week (13-14 ottobre 2017), un’occasione per la città per raccontare una moda più sperimentale, pensata e ideata da talenti emergenti e contaminata dall’arte e dal design insieme.
Parla il direttore
«Il tema della serata era la Re-Evolution perché vorremmo proporre una sorta di rinnovamento culturale, una messa in scena di nuovi pensieri e idee per il futuro. Mi piace immaginare i designer come i registi del contemporaneo, capaci di integrare altre discipline nella loro. Sì perché il design è poroso: assorbe contenuto dall’arte e dalla cultura in genere per poi giocare un ruolo importante quando bisogna mettere le basi al cambiamento sociale», ha detto Laura Milani, CEO e direttore di IAAD – Istituto d’arte applicata e design.
Lo svolgimento
In passerella hanno sfilato gli studenti IAAd del secondo anno di Fashion & Textile Design. Subito dopo è stata la volta di otto “prominent designer“. Tutti diversi tra loro, ma scelti per il loro approccio multidisciplinare, contaminati dall’arte e dai metodi del design industriale: 1) Autopsie Vestimentaire, brand fondato da Alice Viria Capelli nel 2000: linee pulite e volumi inusuali. Tessuti preziosi e decorazioni ottenute attraverso la forma; 2) Born in Berlin, brand di Torino, connotato da una ricerca sartoriale di qualità coniugato a uno stile piuttosto rigoroso con capi facili, comodi e versatili; 3) DassùYAmoroso, fondato da Stefano Dassù e Pasquale Amoroso nel 2015, ha portato in passerella una moda un po’ street, un po’ punk, ma colta e confezionata con tessuti di qualità; 4) Flavialarocca ha messo in scena la sua collezione sostenibile di abiti pensati come moduli in continua evoluzione; 5) Maatroom è il brand fondato a Torino nel 2016 da Giulia Soldà: alta qualità sartoriale e forme contemporanee, d’avanguardia, con volumi over; 6) Sartorial Monk nasce dalla creatività di Sabàto Russo che trae ispirazione dall’arte, dalla poesia, dalla fotografia, dallo stile neo-minimal e da suggestioni giapponesi; 7) Serien°umerica, il brand di Maria De Ambrogio e Stella Tosco, nato a Torino nel 2009, fa della ricerca e della sperimentazione i suoi punti di forza, 8) Vahan Khachatryan è un designer armeno e con il suo brand omonimo ha portato in passerella una collezione che si ispira agli anni 90 e alle Spice Girls. Ha chiuso la serata la collezione di un brand che era lo special guest della serata: Lucio Costa, con la presentazione del libro biografico So Lucio!, dedicato allo stilista prematuramente scomparso nel 2012.