Continuano a far sognare le collezioni delle sfilate primavera/estate 23 sulle passerelle di Parigi

Paris Fashion Week 22 (II)

Le sfilate e le presentazioni delle collezioni Primavera/Estate 2023 non hanno per niente deluso le aspettative e la Fédération de la Haute Couture et de la Mode può davvero ritenersi soddisfatta di aver organizzato un calendario con 107 super brand che ha già lasciato il segno nella prossima primavera/estate. Michele Franzese Moda ha selezionato chi negli ultimi giorni (se vuoi scoprire i brand scelti per le prime giornate clicca qui: Paris Fashion Week 22 (I) ) ha già lasciato il segno e creato le nuove attesissime tendenze. Scopriamole insieme.

Giambattista Valli

Il romanticismo di Giambattista Valli non ha confini, attraversa il tempo e lo spazio con le leggerezza tipica di quei sogni che ognuno di voi vorrebbe essere chiamato a vivere. Questa volta la sua estetica ha creato una collezione che ha trasportato tutti con l’immaginazione in un viaggio nomadico e nel tempo dalle suggestioni dell’antica Roma fino al fascino orientaleggiante dell’India passando anche da fascinosi elementi mediorientali. Una vera e propria sfilata che ha come l’obiettivo quello, semplice, ma per niente facile da realizzare, di far vivere una grande emozione. La collezione ha preso forma all’interno di un ex grande magazzino vuoto nei pressi dell’Arco di Trionfo, che ha rappresentato come ha affermato Valli stesso: “una scatola bianca che puoi riempire di emozioni”. La meravigliosa colonna sonora, tra sognanti note di pianoforte e chitarra, ha accompagnato il fashion show contribuendo ancora di più a rendere onirica e fluttuante l’esperienza. La collezione è  costruita sui materiali privilegiati del pizzo e del tulle tipici del brand attraverso una scelta sartoriale davvero evocativa in tutti i suoi capi dalle  gonne con spacco ai long dress traforati e ricamati, dai top di corde dorate alle fluttuanti code che accompagnavo mini skirt in tulle.  L’aggiunta di altri elementi accessori ricorrenti non può che sigillare l’effetto meraviglia come i sandali tipicamente romani allacciati fino al polpaccio con fiori/gioiello o i diademi, alle orecchie o tra le sopracciglia, tipici delle mille e una notte delle fiabe orientali. Le tonalità passano e si accompagnano con dolcezza dal giallo paglia, all’azzurro cielo, all’arancio agrume, all’avorio e al rosa tanto amato da Valli che nel descrivere i suoi abiti afferma: “L’idea è di condividere le mie emozioni con il mio cliente, non solo il business…Voglio dare colori con odore, gusto e consistenza e ispirare sensazioni nel drappeggio, nella leggerezza e nel fluttuare. Vuoi indossarli, vuoi annusarli… vorresti quasi mangiarli”. Insomma uno spettacolo che davvero riempie gli occhi e il cuore di sogni.

Givenchy

Matthew M Williams ha scelto un set rialzato nel Jardin des Plantes a Parigi per mostrare la sua collezione primavera/estate 23 per Givenchy. Le scale alla base della grande passerella squadrata hanno in qualche modo aumentato l’attesa per ogni outfit pronto a sfilare. La collezione si sviluppa su un’estetica abbastanza sobria ma non per questo non elegante e glamour e di certo versatile nelle sue proposte. I completi total black sono davvero una lezione di stile: elegantissimi trench corvini avvolgono le silhouette con lunghi guanti di pelle al gomito e con cerniere ai polsi, oppure lasciano intravedere top in tulle abbinati a minishorts sempre neri, le scarpe e gli stivali rigorosamente in pelle abbondano di lacci mentre lasciano intravedere la pelle nude. Una splendida giacca nera si indossa come una canotta avvolgendo le braccia dall’esterno. La palette monocromatica tra il nero e il grigio continua con giacche leggermente piumate in tweed o anche in un elegantissimo abito a tunica, ma sopra il ginocchio, brillantissimo. Le fibbie accompagnano senza esagerare le borse, le cinture e mini top in pelle. Ricorrenti i pantaloncini cargo anche in denim e quest’ultimo strizza l’occhio ad uno streetwear casual in molte occasioni. Le scelte di colore ricadono su un rosa delicato ma luminoso e un verde appena pronunciato leggero come lo è la primavera.

Thom Browne

Il fashion show di Thom Browne è puro teatro, dall’inizio alla fine. La performance di presentazione della collezione ci mostra un sontuosissimo abito tra il barocco e rinascimentale (perfettamente integrato con la location regale) di un blu intenso con decorazioni floreali dorate che lascia intravedere un abito di pizzo rosso con colletto a balze. I caratteristici colori del brand rosso, bianco e blu vengono poi trasportati su un abito a tre livelli a cascata che inaugura il susseguirsi della spettacolare collezione. Si susseguono infatti delle creazioni che sembrano ispirate direttamente ad Alice in wonderland di Tim Burton: degli abiti/mantello dai toni pastello, viola reale, oro metallizzato, blu navy, bianco, con le versioni più sportive siglati sul retro con i numeri delle squadre collegiali. Le modelle, con una velata cuffia a rete sul volto, una volta spogliate dei soprabiti mostrano il resti della collezione tra blazer e gonne o pantaloni sempre dalle variazioni pastello o a pois, l’intimo è sempre in evidenza con provocazione. La sfilata continua con una parentesi più hard nelle acconciature meno rinascimentali ma più spigolose e con outfit che ricordano kimoni orientaleggianti. Insomma una collezione che è teatro puro, chapeau per Thom Browne che non finisce mai di sorprenderci.