Napolove, personaggio performativo creato dall’artista Monica Marioni, ha condotto la sua “processione” alternativa sin dentro la boutique animando le quattro ampie vetrine con i suoi “freaks angelicati”

Se pur non sono mai state troppo lontane, il 19 luglio scorso presso la boutique Michele Franzese di via Morelli a Napoli, Arte e Moda si sono prese per mano, dando vita ad un evento unico in città.
Nell’ambito di Artperformingfestival, iniziativa creata da Gianni Nappa che ha portato per tutto il mese di luglio le arti performative in varie sedi cittadine, l’artista veneta Monica Marioni ha creato NAPOLOVE, un personaggio performativo chele ha consentito di rappresentare l’universo partenopeo così come visto, o meglio «sentito», da un’artista nata e cresciuta nel nord Italia, che approda a Napoli richiamata dalla città e dal suo amore per essa.

Ecco Napolove

NAPOLOVE vive la città come un alieno caduto sulla terra, sperduto e meravigliato dalla città ed i suoi abitanti. L’aspetto è fissato nella maschera bianca inespressiva ed i grandi occhiali tondi, mentre gli abbigliamenti variano lungo un ventaglio di mise composite e variopinte che raccontano attraverso il colore e le giustapposizioni di stili il melting pot stilistico napoletano.
E’ da sempre molto stretto infatti il rapporto dell’artista con la moda, già a Milano dove non si contano le collaborazioni e contaminazioni, ad esempio con Liborio Capizzi solo per citare l’ultima, in via di definizione proprio in questo periodo.
E così Monica Marioni/NAPOLOVE ha immaginato e si è messa a capo di una sorta di processione laica reinterpretata in chiave visionaria, cui ha dato il nome LOVE IS WHITE: un omaggioperformativo alla città e alle sue tradizioni. Il corteo, composto di diversi personaggi pittoreschi, rappresentazione delle figure sociali un tempo reiette nella società civile per disabilità, diversità o semplice anticonformismo, ha messo assieme una piccola corte dei miracoli di improbabili nazareni, vestiti interamente in bianco a simboleggiare la redenzione della loro condizione sociale nella Napoli di oggi, in cui ogni personalità può trovare cittadinanza.
Questo messaggio è stato lanciato con forza tramite l’incedere solenne della “processione” lungo le vie cittadine in pieno giorno, e rinforzato ulteriormente dalla collocazione di questi “freaks redenti” nelle vetrine di una delle boutique più in vista della città, grazie all’impegno di Federico Pinna ed alla sensibilità e disponibilità di un imprenditore accorto e amico delle arti quale Michele Franzese.

Tempo e vetrine

Per più di un’ora LOVE IS WHITE ha animato le vetrine dello store di via Morelli, creando un cortocircuito visivo forte e poetico che ha sbalordito e affascinato i passanti, in un susseguirsi di tableaux vivants mutevoli e sempre più suggestivi. La Papessa, le gemelline, la culturista, il nano e NAPOLOVE hanno esposto se’ stessi e la loro “diversità” con grazia e candore, prima di riprendere il loro incedere solenne poi terminato con la discesa nella Napoli sotterranea, a simboleggiare il ritorno a quella parte nascosta della città (e quindi della società) alla quale sono sempre appartenuti e dove, paghi della celebrazione pubblica, sono ritornati.
Monica Marioni tornerà a Napoli da gennaio prossimo per un lungo periodo, certamente non mancherà di stupire ancora la città e, chissà, realizzare nuovi progetti in collaborazione con Franzese, il cui entusiasmo e spirito di collaborazione hanno stimolato tra i due un grande feeling creativo.