Lusso, relax, eleganza : i billionaires cercano casa nel Bel Paese
“I ricchi stranieri prediligono le ville di lusso italiane”. Lo dice, in un’intervista a Labitalia, Nicola Pardini, amministratore delegato di Windows on Italy, società che fa parte della holding Windows on Europe che include anche Halldis, che offre ville, palazzi e appartamenti di lusso al mare o in campagna, in Toscana, Umbria, Sicilia, Sardegna e in tante altre regioni italiane, con un portfolio anche nelle principali città turistiche come Firenze, Roma e Venezia.
“Negli ultimi cinque anni – dichiara Pardini – c’è stato un progressivo aumento internazionale delle richieste di ville di lusso in Italia. Anche se vari fattori esterni hanno danneggiato alcuni mercati come quello russo, ucraino o brasiliano, sono aumentate le richieste di paesi ‘tradizionali’ come Usa, Uk, Australia, Canada, così come quelle di paesi europei come la Francia, il Belgio o la Germania”. In più, aggiunge Pardini, “si sono sommati nuovi mercati molto interessanti come: Israele, Medio Oriente, Polonia, Kazakistan, Bielorussia, Sudafrica, Argentina, Messico, Guatemala, Panama. Rispetto al 2011, in piena crisi globale, l’aumento delle richieste è stato del 52%”.
Il target della villa da cercare spesso è ben definito
“Spesso – fa notare Pardini – le zone d’Italia e le tipologie di case corrispondono a un target definito. Una villa di lusso a pochi metri dalle sabbiose e ben servite spiagge di Forte dei Marmi sarà sicuramente prenotata da una clientela russa. Invece, un antico casale classico toscano nelle colline del Chianti piacerà piuttosto agli americani. Altre ‘zone americane’ sono la costiera amalfitana e il lago di Como (da tutti ambito da quando vi soggiorna George Clooney)”.
Soggiorni più brevi per i clienti europei
“I clienti europei – spiega Pardini – di solito fanno dei soggiorni più brevi che gli americani (spesso 1 settimana contro 2-3) e spesso raggiungono il Belpaese con la loro automobile, mentre i clienti americani ne approfittano per noleggiare auto sportive. Spesso i clienti americani – prosegue Pardini – soggiornano per riunire tutta la loro famiglia sparsa nel globo in un unico grande incontro annuale (family reunion), arrivando a numeri notevoli di ospiti con età molto varie, dal bisnonno ai numerosi bisnipoti”.
Gli indiani, invece, preferiscono le dimore più sfarzose
“I clienti indiani – sottolinea Pardini – ci scelgono per le loro sfarzose feste di matrimonio, spesso ospitate nelle ville storiche; i clienti russi approfittano anche di brevi ‘getaway’ per sfuggire dal loro freddo e soggiornare in periodi non di alta stagione (per noi non così caldi). Inoltre, gli europei amano godersi la vacanza con calma e relax (priorità è la piscina e la Spa), i clienti Usa invece hanno di solito un’agenda ricca di attività (come visite turistiche, musei, città, concerti, sport, wine tasting, cooking lessons)”.
I prezzi vanno da 8mila a settimana fino a 300mila al mese
Per quanto riguarda i prezzi, riferisce Pardini, “si possono trovare delle piccole strutture già considerate di lusso a un costo settimanale di 8-10.000 euro a settimana, ma di solito parliamo di budget settimanali da 10.000 a 50.000 euro”. “Per le proprietà vicino al mare (dove l’obiettivo è ritrovarsi davvero ‘pied dans l’eau!’) è più comune l’affitto mensile – dice Pardini – con dei prezzi che vanno da 40.000 euro a 300.000 euro per un mese di alta stagione (luglio e agosto), mentre giugno e settembre arrivano a costare anche il 50% in meno”.
“Per le proprietà in campagna o vicino ai laghi, è più frequente – afferma Pardini – l’affitto settimanale e il soggiorno in periodi più distribuiti durante la bella stagione, da aprile (Pasqua) a fine ottobre (o addirittura fino a fine novembre-inizio dicembre per la zona delle Langhe che riesce a destagionalizzare di più)”.
Cresce il mercato degli affitti di lusso
“Il mercato degli affitti di lusso -commenta Nicola Pardini- è in crescita ormai da diversi anni. Ha saputo superare il periodo di crisi globale così come l’apparizione di nuovi player nel mondo degli affitti brevi non di lusso (come Airbnb) che non riescono ad offrire al cliente la qualità del servizio e le attenzioni di un’agenzia locale, specializzata nel territorio e con le conoscenze e i contatti giusti così da garantire al cliente un’esperienza indimenticabile”.
“Notiamo -avverte- che aumenta la sperequazione tra chi spende sempre di più e la classe media che spende sempre meno. D’altronde, il cliente ricerca il lusso non solo nella villa ma in tutte le sue manifestazioni, dai servizi alla perfetta organizzazione e la relativa mancanza di sorprese o perdite di tempo”.