Vanity Fair Italia lancia una campagna social di sensibilizzazione sull’importanza di sottoporsi al vaccino anti-Covid per il proprio bene e quello altrui per segnare quella ripartenza che tutti attendevano da tempo. Sulla pagina Instagram del magazine vengono invitati amici del giornale, celebrity e personalità dello spettacolo, intenzionati a vaccinarsi. Chiunque potrà poi aderire via social, postando una propria foto con l’adesivo per le IG stories #iomivaccino che troverà cercando “vanityfairitalia”.  I primi volti noti a sostegno della campagna pro-vaccinazione sono quelli del sindaco di Milano, Beppe Sala, della senatrice a vita Liliana Segre, del divulgatore scientifico Piero Angela e del virologo Fabrizio Pregliasco. E’ proprio Pregliasco in una intervista a Vanity Fair qui sintetizzata, a sfatare i principali dubbi relativi al vaccino. “Sono state reclutate oltre 50-60 amila persone che rappresentano, come numero di soggetti studiati dopo la vaccinazione, la dimensione paragonabile a quella impiegata per altre vaccinazioni. Gli effetti collaterali più comuni sono febbre, mal di testa, dolori articolari ma in percentuale non elevata e con valori del 6, 7, 8 %, percentuali tipiche che chiunque può riferire per vaccinazioni contro l’influenza o per vaccini rivoli all’infanzia o agli adulti. Piccole cose che si autolimitano e che non destano preoccupazioni. Mascherina e distanziamento dovranno esserci sicuramente finché non si arriverà a un’immunità di gregge o a una dimensione importante di vaccinazione su tutta la popolazione. In pratica, per tutto il 2021,  vaccinati o meno, si dovranno mantenere. Per raggiugere l’immunità di gregge in Italia dovremmo essere vaccinati in 42 milioni. Fare il vaccino servirà a prevenire un nuovo contagio e anche a rinforzare le difese immunitarie. Non sappiamo con precisione per quanto tempo si resta protetti, forse 6 mesi. C’è ancora un’incongnita sull’esigenza di eseguire il richiamo dopo un anno, questo lo scopriremo in futuro. Quello che è certo è che con l’immunità di gregge arriveremo allo spegnimento della malattia. Per raggiungere davvero l’immunità bisognerà continuare con la vaccinazione, fare richiami, vaccinare i nuovi nati e via di seguito. La vaccinazione in questo caso rappresenta un atto di solidarietà per la comunità e per le persone più care che ci stanno attorno. I dati sulla sicurezza sul vaccino hanno la stessa dimensione e la stessa capacità di altri vaccini; in ogni caso, il rapporto rischio-beneficio è assolutamente a favore della vaccinazione. Ad oggi riteniamo che il vaccino funzioni anche come copertura immunitaria sulla variante inglese. Il vaccino non può essere sottomministrato a chi soffre di allergie, nei soggetti al di sotto dei 16 anni e in tutti quei casi segnalati all’interno della scheda tecnica».