Tom Ford preme il pulsante del reset pensando a Weimer attraverso le lenti della serie Babylon Berlin in Italia in onda su Sky Atlantic 

 

Pizzi e trine accostate a ecopelle e falso cocco fanno da leit motiv a una collezione all’insegna della sobrietà’ e del buon gusto con cui lo stilista/regista all’Armory su Park Avenue ha aperto la settimana di New York in netto contrasto con le stravaganze hollywoodiane da lui stesso proposte la scorsa stagione.

«La moda si è persa per strada. È facile per tutti noi venire travolti in trend che non hanno nulla a che fare con quel che uomini e donne vogliono veramente mettersi», ha scritto Tom Ford in una mail di dopo-sfilata in cui fa un raro esame di coscienza.

«Sono diventato stilista perchè volevo che uomini e donne si sentissero belli, per dar loro fiducia in se stessi. Per farli sentire in grado di presentare loro lato migliore al mondo con abiti che lusingano la figura. Che fanno sembrare più alti più magri. In una parola più belli».

Casual addio. Neanche una sneaker in vista: solo tacchi a spillo metallizzati.

Ad applaudire la sua prossima primavera-estate Ford aveva radunato un parterre di serie A: da Tom Hanks con la moglie Rita Wilson a Cardi B. e Henry Golding, la star rubacuori dell’ultimo film campione di incassi «Crazy Rich Asian» seduti accanto alla direttrice di Vogue Anna Wintour che celebra quest’anno il trentesimo anniversario al timone della più influente rivista di moda del mondo tra voci ricorrenti almeno quanto le smentite che nei prossimi mesi sia pronta a lasciare.

Ma non è stata solo la Berlino degli anni Venti ad essere portata in passerella dal regista di «A Single Man» e «Nocturnal Animals», quanto anche un’eco dell’inizio della sua carriera da Gucci a metà anni Novanta quando Carine Roitfeld era la sua musa e le donne scalavano le stanze dei bottoni in gonne-tubino e stiletti.

E dunque ecco i tailleur di falso cocco dalla gonna strettissima abbinata al corsetto, giacche maschili declinate al femminile in satin di seta, smoking decostruiti, sottovesti di pizzo che fanno capolino dall’orlo della gonna di rouche di pelle lunga al ginocchio.

Sobrietà anche nei colori: nero, bianco, rosa ultrapallido con l’eccezione del falso leopardo, specialmente per la sera, indossato sopra metri e metri di frange di seta.