La stilista riesce ad aggiungere un sottofondo allusivo ed onirico alla sua all-American, ma l’ariosa bellezza della sfilata sfidava la ricerca di sostanza
Ogni estate, i genitori di Tory Burch, Reva e Buddy Robinson, lasciavano i loro figli a casa mentre navigavano nel Mediterraneo per sei settimane. Tory ei suoi fratelli non li mancavano.
La nonna era con loro nella fattoria di famiglia, e c’era molto da fare per tenerli occupati, compresi i 35 pastori tedeschi che vivevano nel granaio. “La filosofia dei miei genitori era che i bambini dovrebbero essere visti e non ascoltati”, ha detto Burch dopo il suo spettacolo primaverile di venerdì mattina.
Erano tempi diversi. Ma lei ha solo i ricordi più belli di quelle estati, specialmente la parte in cui Reva e Buddy sono tornati a casa carichi dei souvenir dei loro viaggi.
Lo stile dei suoi genitori – sofisticato, patrizio – è stato a lungo un pilastro dell’estetica del design di Burch. Abbastanza sicuro, la sua nuova collezione presentava giacche safari su misura, abiti avvolgenti e piccole polo in maglia.
Sono il suo pane e burro. Ma questo designer ha anche un vero talento per aggiungere un sottofondo allusivo e onirico alla sua all-Americana, e qui ha tratto ispirazione dai souvenir di Reva e Buddy delle persone e dei luoghi che incontravano.
C’era Tangier nei caftani liberi, la Sicilia nella severità di un vestito di camicia di cotone nero abbottonata, con i lacci abbottonati, il Levante con l’abbellimento di monete d’oro, e piccoli villaggi su tutto il Mediterraneo nei pavimenti spazzatura di popeline contadina gonne. C’era qui un’aria leggera che sfidava chiunque fosse incline a cercare una sostanza seria nell’opera di Burch.
Ma Tory avrebbe potuto tenere a freno le sue scommesse quando aveva fatto un cenno subliminale al prete del villaggio con il suo vestito nero lungo con una canottiera bianca. Il modello penzolava i rosari. Così fece Burch, in un raro riconoscimento dello stress.
Si ricorda di sua madre come avventuriera. Michel Gaubert ha aggiunto un brutto fillip alla colonna sonora con “Mrs Robinson” di Simon and Garfunkel.
Forse non proprio l’avventura che Tory aveva in mente.