Per celebrare la moda uomo per la caldissima Primavera Estate in corso, i riflettori sono puntati sulla Paris Fashion Week 22-23

Grandi ritorni e grandi show

Le maison di haute couture hanno sfilato dal 21 al 26 giugno,  con imperdibili collezioni e presentazioni digitali oltre che fisiche. In calendario ben 80 case di moda, 44 show, di cui quattro in formato digital, e 40 presentazioni fisiche. Un numero incredibile e notevole inoltre di fashion icon e celebrità presenti tra cui anche super top model delle anni ’90: Carla Bruni, Naomi Campbell, Farida Khelfa e poi l’icona intramontabile Catherine Deneuve a cui le fa eco Audrey Tautou. Grande attenzione c’è stata su alcuni attesissimi ritorni che avevano visto sfumare la loro partecipazione le edizioni precedenti causa Covid-19 come Celine, Commes des Garçons Homme, Craig Green, Junya Watanabe e Thom Browne. Molto attesa è stata anche la sfilata di Givenchy con la sua proposta di uno streetwear di alta moda. “Questa sfilata è un riflesso di me stesso e degli uomini che mi circondano, dai miei amici più cari agli artisti che ispirano il mio lavoro”, dice il direttore Matthew Williams. Look radicali per disegnare un nuovo guardaroba  alla ricerca di un’identità più orientata verso la Gen Z. Allestita nel cortile dell’École-Militaire di Parigi, su uno specchio d’acqua bianca, hanno sfilato le creazioni di Matthew Williams per il primo show interamente dedicato all’uomo; la maison ha proposto una collaborazione con il giovane artista giamaicano Alkaline, le cui canzoni hanno fatto da colonna sonora all’intera sfilata. Passamontagna, pantaloni cargo e blazer si contaminano con lo stile giamaicano proponendo una visione futuristica come il palco che ha fatto da cornice allo show. Un mood sportivo tra streetwear ed estrema cura sartoriale: l’ottica è quella dell’alta moda, con le eccellenze artigianali parigine, lo stile è decostruito, filtrato attraverso la lente dell’eleganza di Givenchy. Il guardaroba è costruito sulla reinterpretazione dei capi classici rileggendo i codici generazionali del vestiario che ruota intorno alla community di artisti, musicisti e designer. La silhouette è essenziale: pantaloni urban multi tasche e con squarci di tessuto sulle ginocchia, smanicati, giacche sportive, impermeabili leggeri, tute in felpa, shorts, jacket in pelle con loghi Givenchy all-over e parka in stile mimetico. I tratti urbani si alternano a cappotti tailored, blazer sofisticati e camicie senza maniche. La Maison Givenchy ha lanciato anche la prima collezione di gioielleria maschile e ha presentato inoltre le sneakers runner TK-360-MID. Domenica 26 giugno, a conclusione della Paris Fashion Week 22-23, a sorprendere è stato il fashion show di Thom Browne. La maison è tornata a sfilare dopo la lunga assenza causa Covid. Thom, super energico, ha presentato uno show ironico e irriverente tra erotismo e divertimento puntando a raccontare, esplorandola in maniera ludica e inedita, la sexyness dell’uniforme. Un vero e proprio show dialogico tra l’America di Thom Browne e la Francia dell’haute couture attraverso un uso ricorrente del sofisticato tweed francese rielaborato dall’irriverenza americana. I modelli sfilano indossando elementi che richiamano la cultura marinara con corde che si improvvisano cinture e ancore che diventano fibbie, ma anche fermacravatte o face accessory. In chiusura elementi far-west strutturati con tanto di stivali e cappello da cowboy. Il sospensorio, tipico degli atleti americani fa da ponte tra mondo dello sportswear e quello feticista dell’underwear, ed è l’elemento tipicamente maschili che mantiene l’intero show in contrasto con gli elementi femminili ricorrenti del guardaroba mostrato come le numerose mini skirt. Insomma uno show condotto con maestria che sicuro affascina e sopratutto diverte. Vieni a scoprire le novità primavera/estate uomo su Michele Franzese Moda.