Halloween: Alexander McQueen esponente di una moda grottesca e superlativa
Moda e Halloween. Moda e grottesco: Alexander McQueen e il legame con la notte delle streghe attraverso l’analisi della collezione spring/summer 2001.
Lee, così era chiamato dagli amici e colleghi, muore suicida a quarant’anni. Logorato dai tormenti e dalle mille ossessioni.
Lui stesso dichiara in un’intervista di essere stato “abusato da bambino da un suo cognato e di aver visto picchiare con violenza sua sorella dallo stesso marito“.
Purtroppo, come spesso accade, il passato torna protagonista nel presente e, come un ragno, tesse lentamente la tela del destino.
Questo è il caso di McQueen che nel 1992 realizza una collezione ispirata a Jack lo Squartatore. Anche i progetti creativi futuri andranno nella medesima direzione. Protagonisti saranno, infatti, Stanley Kubrick con la pellicola Shining e Uccelli di Alfred Hichckok.

ALEXANDER MCQUEEN COLELZIONE PRIMAVERA/ESTATE 2001
Moda e Halloween. Il progetto Voss di McQueen, centralissimo nella notte delle streghe.
Una giovanissima Kate Moss partecipa allo show della Maison londinese. Uno spettacolo dove è possibile assistere dietro a delle vetrate.
Alexander McQueen aguzza l’ingegno e realizza una sorta di pièce teatrale dove il macabro, la paura e l’ansia sono stati d’animo che determinano il fulcro centrale della collezione.

Gesti. Atti. Movenze. La plasticità dei corpi influenzata da stati d’animo scellerati, paurosi.
E ancora piumaggi che avvolgono con asfissia il corpo delle modelle, strutture solide, fluidità della seta e la ricca cromia che s’inerpica nei rossi scarlatti e nelle sfumature delle piume. E ancora, richiami mitologici e bold look.

La collezione, titolata Voss, è un racconto affidabile su un tema centralissimo nelle creazioni dello stilista britannico: la salute mentale.
Un progetto che mai come oggi è attualissimo, riletto e interpretato dai suoi colleghi, primo fra tutti, Alessandro Michele per Gucci.