Cresce la consapevolezza tra i top brand per una rivoluzione sostenibile e sempre più green dell’alta moda
La situazione globale attuale
Facciamo il punto su moda e sostenibilità. Può la moda contrastare gli sprechi, l’inquinamento e mettere in atto delle azioni utili per difendere il pianeta Terra dagli effetti negativi del cambiamento climatico? La risposta è, fortunatamente, affermativa e molti tra i brand e le maison più importanti a livello globale hanno messo in atto una serie di piani strategici per fare la loro parte, anche se resta ancora, purtroppo, tanto lavoro da fare. L’impegno sostenibile ad oggi ci consegna questa panoramica globale: solo il 7% dei brand impiega regolarmente materiali riciclati rispetto un restante 39% che non li utilizza e un 54% che li usa solo per prodotti ad hoc; anche la comunicazione e l’educazione alla sostenibilità attraverso i suggerimenti sulla cura del prodotto ed altri consigli responsabili resta parziale con il 46% dei brand che cerca di includere questi dettagli nei propri prodotti rispetto al 44% che ancora non lo fa. Questi dati derivano dai risultati di una ricerca della società di consulenza strategica Kerney sulla base del Circular Fashion Index 2022 in cui sono stati misurati gli sforzi dei brand per estendere il ciclo di vita delle loro creazioni. I criteri di valutazione di tale indice sono molteplici: uso di materiali riciclati, cura del prodotto e istruzioni specifiche sul lavaggio, servizi di riparazione ma anche noleggio e raccolta dell’usato. La classifica di quest’anno ha riguardato ben 150 marchi globali rappresentanti 20 paesi e 6 settori specifici: sport e outdoor, intimo e lingerie, lusso, mass market e fast fashion. I brand che si comportano meglio sono proprio gli europei: il 35% è made in Italia, Germania, Francia. L’Italia proprio si posiziona nella parte alta della classifica tra i Top 10 con Gucci e OVS. OVS infatti ha usato per ben il 65% della precedente collezione tessuti riciclati, con l’obiettivo di raggiungere il 90% entro il 2025. Gucci invece ha proposto sempre in materiali riciclati la collezione Off the Grid oltre ad impegnarsi da un lato attraverso il portale Gucci Equilibrium a fornire aggiornamenti sui suoi impegni sociali e ambientali e dall’altro attraverso i progetti di recupero e riuso creativo con Gucci-Up. L’Italia quindi è il secondo paese sostenibile tra i principali produttori con Ovs in quarta posizione nella classifica complessiva e la Maison Gucci in quinta ma sul podio di quella dei marchi del lusso (seguono Coach e Burberry). Al top dei primi tre posti della classifica generale ci sono gli Usa con tra grandi marchi impegnati in azioni di sostenibilità: Patagonia, The North Face e Levi’s.
CNMI Sustainable Fashion Awards
Il 25 settembre 2022 al Teatro alla Scala di Milano, a conclusione della Milano Fashion Week, si darà il via all’edizione 2022, la quinta, del premio-evento dedicato alla moda sostenibile: CNMI Sustainable Fashion Awards 2022 attraverso cui la Camera Nazionale della Moda Italiana premia e valorizza la moda sostenibile e i suoi protagonisti. Questa edizione sarà “quella della maturità (ha dichiarato Riccardo Vannetti, director of special projects di Camera Nazionale della Moda Italiana) perché abbiamo due pillar importanti: da un lato Ethical Fashion Initiative e dall’altro Ellen MacArthur Foundation, che ci sostengono in questo percorso. Il premio del 25 settembre, frutto di un lavoro di grande profondità, ha visto fare sistema con i protagonisti della moda italiana che già avevano lavorato a fondare anni fa il tavolo sulla sostenibilità in CNMI, ovvero Giorgio Armani, Gucci, Prada e Valentino: con loro abbiamo cesellato le componenti del progetto ma ora vogliamo che tutti i soci di CNMI si rendano attivi partecipanti del progetto, la serata di premiazione per noi è l’accensione di un faro ma anche uno step di un percorso più ampio”. L’artista e performer Rossy de Palma sarà la presentatrice di questa serata tanto attesa. Ha dichiarato Carlo Capasa, presidente di CNMI che: “La Camera Nazionale della Moda Italiana avverte la responsabilità di continuare ad essere un laboratorio permanente con una funzione strategica Il premio, che verrà assegnato ogni anno, farà il punto di un lavoro di monitoraggio, informazione, confronto che nelle nostre intenzioni non si fermerà mai. Si tratta di premi ambiziosi perché è il momento di essere ambiziosi. CNMI vuole essere un punto di riferimento e di stimolo non solo per il sistema della moda ma per tutte quelle che devono diventare le buone pratiche quotidiane…La visione della Fondazione di un’economia circolare per la moda è alla base della strategia di CNMI ed evidenzia le opportunità ambientali ed economiche che danno priorità ai diritti e alla parità di chiunque sia coinvolto nella nostra industria”.