Le regole anti contagio e le disdette big non frenano l’alta moda che incoraggia a uscire fuori dalla pandemia con un linguaggio sempre più phygital.
La variante fashion
“E quindi uscimmo a riveder le stelle”, così Dante Alighieri termina il canto dell’Inferno contemplando lo stellato cielo notturno dell’altro emisfero, un presagio del nuovo cammino di luce e di speranza giunto dopo il lungo viaggio tra le tenebre precedenti. Possiamo dire di trovarci nella stessa situazione dopo anni ormai di un’infernale pandemia tra restrizioni e varianti? Diamo uno sguardo alla Milano Men Fashion Week 2022 per capirlo. Eh si perché le stelle citate dal sommo poeta potrebbero essere facilmente paragonabili alle “luminose” proposte degli astri dell’alta moda di questa edizione. Nonostante infatti la cancellazione di numerosi eventi fisici dovuti all’aumento dei contagi causati dalla veloce variante Omicron la kermesse milanese tanto attesa ha voluto dare un coraggioso messaggio di speranza con i suoi 60 appuntamenti, organizzati in 16 sfilate, 22 presentazioni e 18 contenuti digitali, dimostrando che rispettando le regole è possibile convivere con il virus. Certo l’assenza di alcuni big si è fatta sentire, prima fra tutte quella di Armani – che ha comunicato la sua assenza affermando “le sfilate sono fondamentali nel mondo della moda, ma la salute e la sicurezza dei nostri collaboratori è la prima priorità“ – tuttavia come annunciato da Carlo Capasa presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana “grazie al costante lavoro portato avanti con le Istituzioni, confermiamo una fashion week che si svolgerà nel rispetto delle normative e restrizioni vigenti per garantire anche alle attività in presenza il massimo della sicurezza” e per i brand che hanno scelto di partecipare non in presenza non sono mancate le ormai sempre più presenti soluzioni digitali.
Dissolvenza…con stile
Coraggio, speranza ma nella Milano Men Fashion Week 2022 c’è stata anche un’importante riflessione sulla precarietà del momento raccontata dalla collezione di Matthew Williams per 1017 Alyx 9SM presentata con uno show fisico all’interno di una chiesa sconsacrata di San Vittore nella periferia di Milano Sud. Lo stilista di Chicago ha scelto come tema quello della “dissolvenza” per raccontare i sentimenti e le impressioni di questo periodo pandemico che ha trasformato radicalmente società, industrie, mercati e uomini proiettando tutti in una incertezza che fa oscillare sogni e progetti nell’attesa che si determini uno scenario chiaro per il dopo pandemia poiché una cosa è certa il mondo che conoscevamo prima del Covid 19 non esiste più.