Il corpo di Marni e la donna di Khatie, due brand protagonisti alla NYFW nel brand mix di Michele Franzese Moda

Marni 

Francesco Risso, direttore creativo della maison Marni, ha scelto la New York Fashion Week 2022 per lanciare la sua collezione spring/summer 2023. La sfilata si è tenuta il 10 settembre ed è un vero proprio nuovo manifesto del brand Marni e delle sue ambizioni universaliste oltre che essere la prima tappa di un tour internazionale del brand che lo porta ad allontanarsi dalle tradizionali passerelle milanesi. “La moda sta cambiando e con essa i confini che stilisti e brand vogliono esplorare…Nuovi spazi e nessun confine per approdare a nuovi territori” ha dichiarato Risso, e poi ancora sulla scelta del territorio americano ha affermato: “Non ho fretta di tornare a Milano – risponde lo stilista – almeno non prima del 30esimo anniversario del marchio, nel 2024”, anche perché, continua Risso confermando la preferenza del suo nuovo trampolino di lancio, “da quando l’America ha aperto i suoi confini lo scorso dicembre sono stato qui, non so, forse 20 volte”. Per la nuova linea Marni Francesco Risso si è ispirato al dinamismo continuo del flusso temporale creando una tavolozza di colori evocatrice della variabilità della luce nel corso di una giornata in una campagna italiana. La riflessione di Risso sul concetto e sul momento del “tramonto” è stata  apertamente dichiarata sia dalla scelta del timing di apertura della sfilata sia nelle dichiarazioni del direttore creativo: “Ogni tramonto è anche un’alba..ll sole non tramonta mai davvero da qualche parte, ma ovunque, sempre, a seconda di chi guarda… – o ancora, come scritto proprio graficamente – If you are in the right place at the right time, you can make the sunset”. Le numerosissime sfumature partorite da questa soluzione stilistica si sono mixate ad uno spirito streetwear perfettamente idoneo alla location di presentazione. In questa collezione ha spiegato Risso “Il corpo è il protagonista…Tutto è costruito in maglie che, in realtà, vanno con il corpo piuttosto che contro di esso”. Infatti ha sfilato un guardaroba minimalista ma sperimentale in cui i capi venivano continuamente decostruiti, ricostruito, dipinti, reimmaginati, proprio attraverso il protagonismo del corpo. La The String Orchestra di Brooklyn ha suonato dal vivo le note della colonna sonora del britannico Dev Hynes mentre sfilava una maglieria distrutta, silhouette over e capi in stile seconda pelle con l’intimo a vista, ma anche cappotti, blazer e abiti classici con spalle squadrate, maglie vellutate a coste, sempre sagomate vicino al corpo, gonne che in vita hanno maniche che scendono ai piedi e top con ultra traforate. Universalità, decadenza, impermanenza sono le tematiche chiave, perché: “Nella vita ci sono un’alba e un tramonto ogni giorno. E si può scegliere sotto quale luce far risplendere il proprio stile.” In passerella alcune modelle iconiche come Lara Stone, Mariacarla Boscono, Adut Akech e Paloma Elsesser. In front row super star, tutte in Marni vintage, come Madonna, Doja Cat, Kendall Jenner, Renzo Rosso e Anna Wintour. Vieni a scoprire Marni su Michele Franzese Moda. Ma oltre Marni un altro brand protagonista durante la New York Fashion Week è presente nel brand mix Michele Franzese Moda: Khaite.

Khaite 

Khaite, il cui nome rappresenta sia il soprannome della stilista Cate Holstein sia il termine greco che significa capelli lunghi e fluenti, è ora uno dei marchi da non perdere di New York. Dalle celebrità ai buyer, tutti sono ansiosi di comprarlo e indossarlo. Holstein, la direttrice creativa, sa come conquistare il suo pubblico costruendo con questa collezione l’immagine di una donna indipendente, forte, furtiva, pronta a progettare una nuova vita senza timore. “C’è una forte influenza sinistra che mi piace, ma per noi si tratterà sempre di vestire una donna e non di fare una collezione. Non realizziamo collezioni. Questa è una continuazione della nostra donna. Chi sarà sempre la donna di New York, una figura forte e indipendente, sempre in viaggio, sempre alla ricerca di se stessa”, ha aggiunto. Il riferimento alla filmografia di David Lynch è evidente nei look in pelle delineati da cerniere di grande formato, spesso funzionali e altre integrate come strisce surreali. I piccoli dettagli riescono a trasformare capi ed accessori di ogni giorno in pezzi iconici con linee sartoriali e tessuti pregiati. Lasciati catturare da camicie in seta e giacche tempestate di cristalli e l’intramontabile stampa in pitone. Decisamente un altro brand protagonista alla NYFW. Vieni a scoprire Khaite su Michele Franzese Moda.