Il rapporto Bain & Company sul mercato del luxury nell’ultimo anno mostra risultati molto diversi a seconda dei vari Paesi del mondo. Il mercato cinese è cresciuto del 26% nel corso dell’anno, raggiungendo i 30 miliardi di euro, e gli acquirenti cinesi hanno rappresentato il 90% della crescita, guidando ora il 35% della spesa del lusso, e aumentando le prestazioni di altri mercati. Il Giappone è cresciuto del 4% in valore, fino a € 24 miliardi, mentre il resto dell’Asia è cresciuto del 6%, raggiungendo i 42 miliardi di euro. Il mercato americano è stato principalmente sostenuto dalla fiducia interna, ma “temperato da flussi turistici ridotti”, e cioè con una crescita lenta, per una dimensione complessiva del mercato di 84 miliardi di euro.
L’Europa ha registrato una crescita dell’1% in valore, raggiungendo gli 88 miliardi di euro. Spagna e Regno Unito sono stati tra i Paesi più performanti, spinti dal turismo nel caso della Spagna e dal basso valore della sterlina britannica.
Le vendite online sono cresciute: il settore continua a guadagnare quote e ora rappresenta il 12% del mercato, con consumatori “sempre più influenzati dai canali digitali anche nei loro acquisti fisici”.
Lo studio evidenzia che tutto questo “interrompe continuamente il canale fisico” e pensa che la rete globale di negozi fisici potrebbe raggiungere il picco nel 2020, anche se non prevede quale tipo di declino potrebbe verificarsi dopo.
La crescita del mercato dell’usato, che ha raggiunto € 26 miliardi nel 2019, è “un esempio di modello di business che la mentalità in evoluzione del cliente del lusso ha incoraggiato. Il mercato dell’usato è una potenziale strada per i marchi del lusso di raggiungere un nuovo pubblico e ampliare la propria base di clienti. Per molti – secondo il rapporto – potrebbe rappresentare la prima occasione di acquisto di lusso, e i marchi luxury non dovrebbero vedere tutto questo come una minaccia bensì come qualcosa da gestire strategicamente per cogliere il pieno potenziale di questa opportunità”.
Le categorie più dinamiche quest’anno sono state la gioielleria, in crescita del 9% come le scarpe. Seguono pelletteria, +7%, bellezza +3% e orologi, +2%. Il report prevede che la base di clienti di lusso si espanderà a 450 milioni di persone entro il 2025, rispetto ai 390 milioni di quest’anno, soprattutto grazie alla classe media in crescita, soprattutto dall’Asia. Ciò stimolerà ulteriormente i segmenti di prezzo di entrata, che già rappresentano una parte considerevole del mercato (35% nel settore pelletteria e 30% gioielleria), nonché il canale off-price, cresciuto dell’11% a tassi di cambio attuali nel 2019, raggiungendo i 36 miliardi di euro.