Il lusso rialza la testa, spinto dalla domanda cinese: primo fra tutti il settore alta gioielleria. Tra i big ad aprire la stagione dei risultati positivi ci sarà Richemont, con marchi quali Baume & Mercier, Panerai e Montblanc. Gli analisti danno prospettive di ulteriore recupero dopo l’epidemia per Cartier in testa, soprattutto grazie alle riaperture in Cina, e Tiffany, che anche durante il picco della pandemia ha visto oscillazioni più contenute di altri marchi. In decisa ripartenza LVMH, con marchi del calibro di Dior, Bulgari, Fendi, la stessa Tiffany e Louis Vuitton, con una capitalizzazione di 202,3 miliardi di euro. Lo stesso vale per Kering, cui fanno capo Gucci e Saint Laurent, con 63 miliardi di capitalizzazione rispetto ai 60 di marzo e ai 72 di gennaio. A Hong Kong e in Germania, Prada, capitalizzazione di 7,7 miliardi di euro, ha recuperato così come Capri Holdings che racchiude marchi come Michael Kors e Versace che capitalizza 2,3 miliardi di dollari a fronte dei 5,36 di gennaio. In Italia, Moncler, che a giugno ha annunciato per il primo trimestre 2022 il lancio del suo primo profumo, con un accordo di licenza esclusivo a livello mondiale con la francese di alta gamma Interparfums, capitalizza 8,8 miliardi. Più lenta Ferragamo, 1,9 miliardi e Tod’s, 0,8 miliardi.
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