Da oltre un secolo la West Coast è la patria elettiva del tessuto più famoso al mondo e delle sue infinite sperimentazioni. L’avventura continua.
La mania del resistente blu
La storia recente dei jeans è la storia americana (più correttamente statunitense) di quasi due secoli. Gli U.S.A. infatti, nello specifico i territori della West Coast, sono fin dalle origini patria elettiva dell’uso massiccio e diffuso di questo tessuto comodo e molto resistente. La patria nativa è un’altra o per meglio dire due: Genova in Italia e Nîmes in Francia. È qui infatti che nel’800, dopo già diversi secoli di uso comune in Europa del cotone fustagno preferito al lino rispetto al sua maggiore resistenza e brillantezza cromatica, cominciano ad essere prodotti i primi tessuti potremmo dire jeansati per imballaggio o per indumenti da lavoro. Sarà proprio la sua resistenza e praticità in ambito lavorativo a trasformare questo tessuto in un vero e proprio capo d’abbigliamento a San Francisco nella seconda metà dell’800. Nelle prime decadi del ‘900 il loro uso viene esteso da uniforme da lavoro per eccellenza a tessuto usato per le uniformi militari e con la seconda guerra mondiale grazie alle truppe statunitensi di liberazione il jeans tornerà nuovamente in Europa. Corsi e ricorsi storici, direbbe Vico, anche nella moda. Si perché di moda stiamo parlando. A partire dal ’68 i jeans infatti grazie ai movimenti di contro cultura e all’industria cinematografica di Hollywood comincia a diventare un simbolo di moda e di status dalla portata mondiale. Ed ecco la Los Angeles Jeans Mania. Si può infatti affermare con sicurezza che il jeans ad oggi continua ad essere il capo d’abbigliamento globalizzato e democratico per eccellenza. Uguale per tutti e di tutti nella sua versione comune mentre per pochi nelle sue attuali versioni luxury nate dopo la naturale contaminazione avvenuta con il mondo dell’alta moda grazie alla quale negli ultimi anni si è arrivati a proporre diverse soluzioni per risolvere il problema della sostenibilità ambientale nella produzione di questo tessuto giungendo al jeans biodegradabile.
I Jeans di Frame e SLRVLAKE
Michele Franzese Moda ha scelto Frame e SLRVLAKE come due esempi rappresentativi della cultura californiana jeanswear. Curati a mano con interventi leggeri e i sinuoso i loro jeans si propongono come modelli decisamente unici. Slvrlake si ispira al Los Angeles lifestyle avendo l’obiettivo di creare “il paio di jeans perfetto” da un fit senza difetti fino all’alta qualità dei materiali, anche molto resistenti, associandosi al design intramontabile. Il denim indaco vintage premium fulcro della loro collezione è un capo unico. Frame propone un guardaroba moderno e versatile dove il denim non passa mai di moda. La produzione tutta artigianale e ready-to-wear è l’obiettivo principale dei suoi fondatori Erik Torstensson e Jens Grede. Scopri anche tu la Los Angeles Jeans Mania.