C’è stato un tempo in cui l’80% di una sfilata di abbigliamento femminile di Etro avrebbe visto la passerella accarezzata da abiti con orli lunghi e riccamente decorati in velluto, mousseline e chiffon. Oggi, a Milano moda donna, nonostante Look 37 e 39, Veronica Etro ha colto il crollo dei codici di abbigliamento di Jenga per ricostruire da capo la sua architettura dello spettacolo. Ha introdotto pezzi più vernacolari di un tipo raramente visto a Etro tra cui leggings, magliette e bomber. Sebbene questa non fosse una collezione dal tono decorativo, il solito conflitto di motivi Etro è stato in parte sostituito da un dialogo tra stampa e tinta unita, in particolare in una serie di capi trapuntati rattoppati tra cui felpe e tute. Invece le silhouette “daywear” erano più contemporanee grazie a pantaloni larghi a vita stretta in chambray-blu lavato e stampati. Patchwork e intarsi ispirati al balletto più il motivo cachemire standard della casa giocano su cappotti a vestaglia e gilet di chiffon; la stampa tigre e leopardata ruggisce assoli occasionali; e alcuni blazer di chiusura duettano con due abiti con orli lunghi attraverso una foschia di frange a grappoli di nero e viola.

 

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