Nina Ricci cambia direzione creativa e sceglie la creatività gender-fluid di Harris Reed
“L’air du temps”
“Mamma, quando sarò più grande e fuori di qui andrò a vivere a Parigi. Creerò abiti che mi facciano sentire me stesso, che mi facciano sentire libero. E diventerò il direttore creativo di una di quelle case francesi di cui leggo le storie di notte. Creerò la mia via di fuga da qui”, quello che può sembrare un cinematografico flashback è invece in questo caso un sogno che diventa realtà, quasi una predizione, a dimostrazione del fatto che il talento, la creatività, la determinazione nel mondo della moda trovano sempre il loro giusto posto. La “letterina” in questione è quella di un Harris Reed quando a 9 anni raccontava dei suoi sogni alla madre Lynette. Ed è è con queste parole che Harris Reed, stilista anglo-americano noto per la sua creatività gender-fluid, ha annunciato sul sul suo profilo Instagram il suo nuovo traguardo: “Sono onorato di annunciare la mia nomina a nuovo Direttore Creativo della maison Nina Ricci. Sia per la moda che per le fragranze”. Classe 1996, Reed è il più giovane designer a prendere in mano la responsabilità stilistica della maison francese dopo una lunga serie di validissimi designer: dall’ultimo duo olandese di Rushemy Botter e Lisi Herrebrugh, ai precedenti Guillaume Henry, Peter Copping, Nathalie Gervais, Massimo Giussani, James Aguiar, Lars Nilsson e Olivier Theyskens. Il gruppo spagnolo Puig proprietario della maison parigina fondata da Maria Adelaide “Nina” Ricci nel 1932 conferma con questa scelta rivoluzionaria la sua piena fase di rilancio in cui ha visto entrare a gennaio anche Edwin Bodson come nuovo direttore generale. Come sottolinea il marchio stesso in un comunicato stampa Nina Ricci sta decisamente voltando pagina per abbracciare “l’air du temps” (l’aria del tempo), usando questa espressione come riferimento al suo famoso omonimo profumo. “Sono onorato di entrare a far parte della Maison Nina Ricci, piena di glamour, storia e potere e sono davvero entusiasta di sfidare il panorama di ciò che significa la parola femminilità, attraverso la moda e la bellezza in una griffe così iconica”, ha dichiarato Harris il quale ha aggiunto Bodson “come stilista gender fluid, rifiutando le norme alla ricerca della libertà, estenderà la visione di femminilità amplificata all’intera Maison Nina Ricci…Audace, temerario, esplosivo Harris porterà nuove prospettive negli archivi e nel costante savoir-faire della maison”. Ecco il futuro di Nina Ricci. Harris, classe 1996, è originario di Los Angeles e successivamente si è stabilito a Londra dove ha frequentato la scuola di moda Central Saint Martins, dove si è laureato nel 2020. Si auto-descrive come “una stilista fluida di 6’4″ (senza tacchi) dai capelli rossi e dai capelli lunghi (tutti pensano che io sia una donna favolosa)”. Il suo talento e il suo estro furono notati Alessandro Michele, direttore artistico di Gucci, che lo fece sfilare nel 2018. Reed, che continuerà a disegnare la sua linea omonima, si dice pronto a svelare la sua prima collezione per Nina RIcci all’inizio del prossimo anno. Non ci resta che aspetterà e prepararci a questa grande rivoluzione di Nina Ricci, noi di Michele Franzese Moda siamo pronti, e voi?