In netto contrasto con il modernissimo glossario Space-Age modernista, l’ultima collezione di Margiela è tutta incentrata sulla nostalgia dell’infanzia

 

Di base, la collezione Resort 2019 di MM6 si occupa di ampliare il childrenswear vintage in pezzi di formato adulto, trasformando i marinai e i saltatori di scuola in oggetti giocosamente proporzionati per donne arty e mature. Ma quello che sta realmente accadendo qui è che MM6 recupera le idee che hanno reso il lavoro di Martin Margiela così rivoluzionario ai suoi tempi.

Il più ovvio è il rifacimento degli abiti vintage.

L’abbigliamento per bambini qui viene ricreato fedelmente su più larga scala per un effetto giocosamente oversize, ma anche i capi originali sono stampati su una maglietta o una felpa con una piccola descrizione dell’oggetto: il blazer di un ragazzo è una grafica centrale in un maglia extra lunga a maniche lunghe.

C’è anche una gamma selvaggia di stampe floreali, prese da una sciarpa vintage e rifatte in grigio, blu o arancione, che ristabilisce la Maison Margiela come l’origine del capo della stampa di sciarpe; una sezione di plaid adatta in strane proporzioni che rivendica il lavoro pionieristico di Martin Margiela in quell’arena; muli logori che vengono sfogliati; e una borsa di pelle con l’etichetta MMM stampata come una grafica, in modo da ricordare a tutti il ​​genio originale delle molte linee di Margiela.

Tutto ciò per dire che il team di MM6 è intelligente nel riaffermare il proprio marchio come la genesi di tante delle tendenze predominanti di oggi, e a farlo in una collezione così ben curata.

Considerando che la Maison Margiela continua a portare avanti il suo lavoro su un territorio sperimentale per mano di John Galliano, per MM6 è ancora più saggio affermarsi come il luogo in cui acquistare i classici del marchio.

 

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