Si parla italiano nella sfilata che dà il via alla London Fashion Week Men’s, in calendario fino a lunedì 11 giugno
Sale infatti in passerella Iceberg, marchio di punta del Gruppo Gilmar, il cui direttore creativo è l’inglesissimo James Long.
Dopo aver privilegiato Milano a febbraio – quando le proposte uomo e donna sono state al centro di uno street fashion show aperto anche al pubblico -, ora il brand attraversa la Manica, «perché, senza mettere in discussione il ruolo del capoluogo lombardo, Londra è casa mia» ha dichiarato Long, dal 2016 al timone di entrambe le facce della medaglia Iceberg, la donna e l’uomo.
Long ha anticipato alla stampa alcuni dettagli della collezione Spring-Summer 2019 che va sotto i riflettori stasera: in un’alchimia tra lusso, sport e high-tech, c’è spazio per l’ironia – un elemento distintivo della griffe – con i personaggi dei Peanuts e per i rimandi alla storia di Iceberg, per esempio alla sponsorizzazione delle gare di Formula 1 negli anni Ottanta e Novanta.
Il calendario perde alcuni pezzi (non si presentano, per fare due nomi, JW Anderson e Craig Green, quest’ultimo impegnato a Firenze durante Pitti Uomo), ma ribadisce i propri contenuti di ricerca e promozione di stilisti nuovi o fuori dal coro, accanto ai big che confermano l’adesione alla rassegna.
Tra gli highlight di stasera, 8 giugno, l’anteprima della primavera-estate 2019 dell’e-tailer Asos e il party di Topman.
Domani si entra nel vivo con, tra gli altri, E. Tautz, Lou Dalton, Wood Wood, Ben Sherman e Bianca Saunders. In scena anche Edward Crutchley, che ha al proprio attivo collaborazioni con big come Louis Vuitton.
Il 10 giugno è la volta di Chalayan, Christopher Raeburn, Michiko Koshino e Cottweiler. Da tenere d’occhio durante questa giornata le creazioni di Martine Rose, label che fa capo all’omonima stilista, assente lo scorso gennaio dopo la nascita del secondo figlio.
Come fa notare wwd.com, oltre a disegnare con successo la sua linea maschile Martine Rose è consulente per il menswear di un marchio in grande rilancio, Balenciaga. Nel 2017 la designer è stata in lizza per il premio francese Andam.
Si chiude l’11 giugno con Barbour International, Pronounce e Charles Jeffrey Loverboy, entrato nella rosa dei finalisti dell’Lvmh Prize. Di lui Tim Blanks di BoF ha detto: «Il linguaggio stilistico di Jeffrey ricorda quello usato da Alexander McQueen per parlare alla sua generazione» (nella foto, un’anticipazione della main collection uomo e della resort donna Spring-Summer 2019 di Iceberg).
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