L’Industria della moda è sempre più attenta alla sostenibilità e all’inclusività. In testa al ranking annuale Diversity Leaders, promosso dal Financial Times con la collaborazione di Statista, fra 100mila dipendenti di 15mila aziende di 16 Paesi Europei, fra le aziende del fashion, c’è Hermès in quinta posizione, facendo un balzo rispetto a un anno fa quando si era classificato 575esimo. Subito sotto, al sesto posto, si piazza Giorgio Armani, la prima delle 35 aziende italiane nel ranking. Nella top 100 entrano Prada, al numero 57, e Hugo Boss, al 97. Tra le 850 aziende più inclusive del mondo non compare un colosso come Lvmh, anche se ci sono marchi del gruppo come Sephora (49esimo) e Louis Vuitton (161esimo). Diversity Leaders valuta la percezione che i dipendenti hanno dell’inclusività delle aziende, così come gli sforzi fatti per promuovere vari aspetti della diversità relative a età, genere, equità, etnia, disabilità e orientamento sessuale.
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