Un fantastico guardaroba nella sfilata all-in-one presentata da Tisci fuori calendario per la London Fashion Week 2022

Londra caput mundi

In questi due anni di presentazioni spesso “inanimate” in cui l’alta moda si è dovuta adattare, rapidamente, al linguaggio digitale a causa delle restrizioni pandemiche possiamo affermare con certezza che le sfilate dal vivo ci sono mancate. Tra i grandi assenti finalmente possiamo dare il ben tornato a Burberry che dopo due anni finalmente ha deciso di tornare in presenza sfilando fuori calendario per la London Fashion Week 2022. La collezione autunno/inverno 2022-23 presentata dal direttore creativo Riccardo Tisci è un grande omaggio a Londra ed una celebrazione del marchio britannico che proprio nella capitale nel 1891 inaugurò l’apertura del primo shop Thomas Burberry & Sons dopo la fondazione dell’etichetta a Basingstoke, nell’Hampshire, pochi anni prima. L’omaggio al mondo British è evidente fin dalle fondamenta dello spettacolo: per l’occasione all’intento dell’imponente Tower Bridge è stato proiettato come ologramma il logo del marchio, il famoso Equestrian Knight Design, e la passerella è stata allestita direttamente all’interno del Central Hall Westminster di Londra. Burberry è tornato in scena! “Forse è perché sono un londinese se amo Londra così tanto” afferma Riccardo Tisci comunicando così l’importanza dei 130 anni di storia del marchio di ispirazione equestre e anche ribadendo un valore essenziale della maison britannica: la libertà. “Inerente a ogni capo Burberry è la libertà”: così presentava il marchio il suo fondatore Thomas Burberry. La libertà di essere e di indossare quanto più è in sintonia con il proprio essere è il motivo centrale di questa collezione sia maschile che femminile. La mission di Tisci è quella di attrarre un target più giovane con un approccio più fluido verso il classico reinterpretando i capi più iconici di Burberry. “Thomas Burberry ha fatto delle cose straordinarie…ma devi esplorare”, e continua Tisci, “Le persone sono cambiate. Ai giovani non importa della sessualità, o di essere chiusi in una scatola, di essere riconosciuti come uomo, donna, lei o lui”. L’intento è stato quello di decostruire e ricostruire i capi top del guardaroba britannico ridisegnando la silhouette di capispalla, trench, impermeabili e contaminando kilt con la cultura grunge e punk. Non sono mancate le gonne sia plissé che lunghe e dritte quasi fino al suolo che ci hanno ricordato il look di Mahmood a Sanremo che questa volta da cantante si è trasformato in modello. Vieni a scoprire la selezione Burberry di Michele Franzese Moda.