Il brand ha preferito incenerire gli avanzi di magazzino, fra vestiti e accessori di lusso, per tutelare la “proprietà intellettuale” delle creazioni ed evitare contraffazione o vendite sotto costo.
La cifra è stata stimata dagli stessi vertici dell’azienda: vestiti e accessori per un valore pari a 31 milioni di euro letteralmente andati in fumo. È ciò che è successo ai resti di magazzino di Burberry, marchio simbolo della moda inglese.
Una soluzione che i vertici dell’azienda hanno definito conveniente spiegando: “Abbiamo cura dei nostri processi di smaltimento prodotti, per ridurre al minimo le eccedenze di ciò che produciamo”.