Brand della moda sempre più attenti al segmento ‘adaptable design’, vale a dire abiti in grado di seguire i costanti mutamenti del corpo, come evidenzia Vogue Business. Cresce così la possibilità di indossare un indumento durante un lungo lasso di tempo, a prescindere dai mutamenti del proprio corpo. “Usiamo tessuti più spessi così gli abiti non sembrano troppo aderenti, e inseriamo materiali elasticizzati che non sembrano tali”, spiega Alexandra Waldman, co-fondatrice del marchio americano Universal Standard. La stilista Mara Hoffman propone abiti che spaziano dalla taglia XXS alla XXXL al cui interno le spalle contendono degli anelli nascosti ideati per le bretelle dei reggiseni e cinture staccabili per adattarsi alla vita e chiusure elastiche per le maniche. Aja Barber ha realizzato una adaptable capsule collection con la designer indipendente Lora Gene e spiega: “Non abbiamo inserito alcuna chiusura definitiva, niente bottoni né cerniere, dando così alle persone la possibilità di cambiare una o due taglie”.
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