Nel libro autobiografico appena uscito la top model racconta la crisi vissuta alla sua prima sfilata importante. Quando ha scoperto di dover sfilare a seno nudo è scoppiata a piangere. A ‘salvarla’ fu Val Garland, che le dipinse un top con il trucco bianco. Fu un trionfo.

 

Si parla da giorni dell’arrivo nelle librerie del libro autobiografico di Gisele Bündchen: My Path To A Meaningful Life” (Penguin), raccolta di confessioni intime, riflessioni, aneddoti sulla sua vita professionale e privata.

La modella brasiliana è tra le top più famose e pagate di sempre e a 38 anni ritiene di aver finalmente raggiunto non la fine, ma una tappa importante del suo percorso di vita, e conquistato la stabilità che ha tanto cercato: “Scrivere questo libro è stato per me un processo intenso e di grande trasformazione”, racconta.

Solo al termine di questo processo, probabilmente, ha trovato il coraggio di raccontare anche alcuni momenti bui della sua vita, come la crisi di panico che l’ha colta prima di salire in passerella per Alexander McQueen alla notizia che avrebbe dovuto sfilare in topless, a seno nudo a soli 18 anni.

“Sono scoppiata a piangere, volevo scappare”, svela la top model.