Rivoluzione in casa Benetton, tocca ad Andrea Incontri la direzione creativa del marchio nato nel 1965

Modernizzazione e identità

La notizia è ufficiale: Andrea Incontri è il nuovo direttore creativo di United Colors of Benetton. Seguirà le linee donna, uomo e bambino, già ad agosto su tutti i canali del brand verrà lanciata una nuova campagna pubblicitaria con la sua direzione artistica per presentare la collezione autunno/inverno 2022-23 mentre la prima collezione del designer mantovano sarà per la primavera/estate 2022-23 e debutterà in calendario il prossimo settembre con una speciale presentazione in-store a Milano proprio durante la Milano Fashion Week. Incontri succede alla direzione artistica di Jean-Charles de Castelbajac in carica come direttore creativo dal 2018. La rivoluzione, necessaria, di questa scelta stilistica in casa Benetton è dettata dalla scelta del colosso Made in Italy di saltare appieno nell’era moderna senza però perdere la propria identità: plasmare il brand in una nuova contemporaneità che sia formale, estetica e sociale. “Sono molto onorato di entrare a far parte di questa famiglia. Un’azienda, un marchio, una filosofia creativa e di prodotto la cui storia significa molto sia per la mia formazione personale e professionale sia per la storia italiana, e non solo di quella industriale e della moda…Accetto la nomina con molto orgoglio perché mi permette di partecipare a un progetto di valori che coinvolge non solo l’abbigliamento ma tutte le istanze culturali che riguardano gli aspetti variabili di un moderno umanesimo…Credo molto nell’empatia, nel dialogo sincero sulla progettualità. L’incontro con Benetton è iniziato confrontandoci sulla visione di entrambi evolvendosi poi naturalmente…Vivo una stagione professionale in cui ho voglia di costruire progetti a 360°, che non tocchino solo il prodotto ma anche il retail e la comunicazione, l’intera architettura del brand. Questo approccio si è incrociato con le linee guida di Benetton rendendo possibile la nostra nuova avventura…Associo Benetton al mio guardaroba da piccolo, appartiene alla mia crescita, è un racconto molto spontaneo. Benetton è stato anche il precursore di una progettualità altra, al di là dell’abbigliamento, ha costruito lo storytelling nella denuncia sociale, nel rapporto con il popolo, è un atteggiamento di forte democrazia e libertà di pensiero di cui è stato precursore in Italia e non solo” ha dichiarato Incontri. Nato a Mantova, classe 1971, Incontri si laurea al Politecnico di Milano in architettura manifestando subito la sua grande passione verso il design. Nel 2010 ha esordito al concorso “Who’s on next? Man” organizzato da Pitti Immagine, Vogue Italia e Altaroma, in cui è stato proclamato vincitore nella categoria accessori. Durante la sua collaborazione con Tod’s, di cui è stato direttore creativo del menswears dal 2014 al 2019, il designer ha dato vita al proprio brand. “Less is more” è il suo mantra che si riflette nella creazione delle sue collezioni: la funzionalità d’uso di un capo è il primo elemento chiave intorno a cui si sviluppa il concept; la creazione avviene per sottrazione di elementi, less is more appunto. In casa Benetton si condivide l’entusiasmo per questa importante scelta. L’amministratore delegato di Benetton Group, Massimo Renon ha infatti affermato: “L’arrivo di Andrea Incontri porterà nuova energia a una storia di successi che vuole compiere la propria mutazione generazionale e guiderà la tradizione acquisita dell’industria italiana nel corso di questi anni in cui appare urgente la ridefinizione del ruolo sociale della moda e dell’abbigliamento…Siamo particolarmente orgogliosi che Andrea Incontri entri a far parte della grande famiglia Benetton. In lui abbiamo riconosciuto la volontà, l’entusiasmo e quella ricerca che porta a superare i traguardi. La nostra è una realtà industriale e creativa che ha contribuito alla crescita della sensibilità verso la moda e verso la consapevolezza di molti temi sociali degli ultimi 50 anni della storia italiana”. Benetton, tocca ad Andrea Incontri e noi di Michele Franzese Moda non possiamo che augurargli un buon lavoro. Ne vedremo sicuramente di tutti i “colori”.